alle donne ucraine e russe, afghane, al dolore di chi subisce la guerra,
alla loro primavera silenziosa
Editoriale “Sorella e compagna nostra, natura”
Lo scorso anno Le Voci si sono poste in ascolto del disagio psichico, della sofferenza e del dolore che, pur se già presenti in alcune fasce della società, la crisi pandemica ha amplificato. Per il 2022 l’intento è lo stesso: continuare a prestare ascolto al dissonante, ai sussurri, alle Voci tuonanti, a quelle che invocano un cambio di passo verso una cultura “attenta” ai valori dell’ interconnessione, della responsabilità e della cura.
C’è una poesia che esprime una sensibilità multispecie, capace di intercettare il dolore vissuto da soggetti “altri”, diversamente deboli o sfruttati, sfruttabili dai sistemi di potere dominanti. Esseri viventi e natura, donne e “piccole persone”, “oggetti” entro un sistema di relazione il cui modello antropocentrico è quello del dominio. Nessuna vera emancipazione né soluzione alle crisi politiche e climatiche è possibile se non si opera per sovvertire radicalmente e culturalmente questo assetto.
La cultura «quando non è fine a sé stessa» può operare per liberare il respiro di ogni creatura, può farsi voce e militanza, è già successo. Negli anni sessanta il tema ambientalista è entrato in letteratura, la letteratura ha sostenuto l’attivismo; la scrittura poetica di Rachel Carson, biologa ed attivista, ha fornito un manifesto al movimento ambientalista, Silent Spring, e dopo circa un decennio la penna di un’altra donna, filosa scrittrice e militante, Françoise d’Eaubonne, ha individuato nell’ecofemminismo, il neologismo è suo, un percorso nuovo per l’emancipazione delle donne. Dagli anni novanta in poi, soprattutto in America, si sono moltiplicate, assieme ai green studies, antologie letterarie eco-orientate e saggi di ecocritica.
Molte le “carte ancora da slegare”, molta la scrittura fuori canone che l’ecocritica degli ultimi decenni ha iniziato ad interpretare; il sentire cosmico di Adriana Zarri, l’ecofemminismo/idrofemminismo nei romanzi di Anna Maria Ortese e di Fabrizia Ramondino, e tanta altra poesia “osmotica” , orizzontale, multispecie rimasta felicemente fuori dal canone binario (umano/non umano). Tante le carte che ancora vogliamo slegare, tante le Voci ed i dibattiti che vogliamo seguire e fare nostri: nel progetto che condivideremo nel nostro numero estivo, “La libertà è un respiro”, continueremo a scandagliare Voci, dissotterrandole da questo crinale.
La poesia ecofemminista e l’artivismo possono salvarci, possono sensibilizzare e sensibilizzarci per ascolti e sguardi più attenti, possono fornire la compassione necessaria a “non arrendersi davanti al disastro imminente nella catastrofe”, possono insegnarci a generare “parentele”, a progettare esistenze e relazioni diverse tra umani e tra specie tutte. Linguaggi diversi ci attendono perché altri silenzi ci stanno chiamando; oggi più di una primavera è silenziosa.
«Per vivere e morire bene da creature mortali è necessario allearsi con le altre creature»5, ricorda Donna Haraway, per fuggire la catastrofe bisogna far nostra una sensibilità nuova e multispecie, allenarci all’empatia, ascoltare e credere nella realizzazione di quella magnifica utopia che tanta poesia ecofemminista, ecologista, antispecista e animalista esprime e nutre.
Le Voci della Luna 8 Marzo 2022, Sasso Marconi
Sommario :
- Bando del Premio Renato Giorgi 2022
2. Editoriale
3. Carte da Slegare – Adriana Zarri
Scrivere poesia è una lunga preghiera. Intorno a “«Tu». Quasi preghiere” di Adriana Zarri, di Loredana Magazzeni
Piccola antologia da “«Tu». Quasi preghiere”
4. On Air
Piccole persone o genti feroci: sentire gli animali, di Francesca Matteoni
Poesia ed emergenza climatica. Il cerchio stretto della salvezza. La parola responsabile di Francesca Tuscano , a cura di Marinella Polidori
5. Radiografie
«Quel muoversi nel mondo sono io». Il percorso accidentato che conduce Fabrizia Ramondino alla scrittura di “Althénopis”, di Giusi Montali
6. Humus
Come prescindere da questo presente? Poesie inedite di Ilaria Boffa, a cura di Claudia Zironi
7. Officina
Celebrazione per una Terra guasta, di Lucia Guidorizzi
Su “Ex madre” di Francesca Del Moro, di Claudia Zironi
8. Attraversamenti
Il “tessuto” della natura e delle origini, a cura di Graziella Sidoli
Avvicinarsi alla natura. Poesie inedite di Irène Dubœuf, a cura di Francesca Del Moro
9. Transaction
Scrivere la natura ai confini della specie. Appunti da un workshop per esercizi di coscienza, a cura di Daniela Maurizi
10. Le altre, le silenziate
Corrispondenza con le donne in Afghanistan. Gruppo dei landai, di Vittoria Ravagli e Francesca Eleonora Capizzi
11. Iconographica
Ritratti di emancipazione: tra empatia cosmica e antispecismo. Le illustrazione di Anna Paolini,
a cura di Marinella Polidori
12. Recensioni
Martina Campi, Se le avventure fossero giorni, di Giusi Montali
Serenella Gatti Linares, Volevo solo giocare, di Francesca Del Moro
Marina Massenz, Ossa e cielo, di Loredana Magazzeni
Eleonora Rimolo, Prossimo e remoto, di Luca Ariano
Silvia Rosa, Tutta la terra che ci resta, di Francesca Eleonora Capizzi
Simonetta Sambiase, Borea, di Daniela Maurizi
Silvia Secco, I morti di tutte le specie, di Virginia Farina
Paola Turroni, Nel volto delle bestie, di Maria Luisa Vezzali
Le iniziative a sostegno della cultura ecologica e pacifista continueranno per tutto l’anno associativo.
Una opinione su "8 marzo 2022. Alla resistenza delle Donne"